Scrivere la bibliografia della tesi
Scrivere la bibliografia della tesi sembra l’ultima cosa da fare e Spesso lo si vede come un elenco di tutti i libri, articoli, siti consultati che si può “buttare giù” in due minuti.
Ma purtroppo non è così.
Supportiamo da tanti anni gli studenti universitari con i nostri servizi di stampa tesi, stampa tesi on line e rilegatura tesi e vogliamo rendervi partecipi della nostra esperienza.
Che cosa è la bibliografia della tesi?
La bibliografia della tesi è l’elenco di tutte le fonti consultate (libri, articoli, saggi, atti di congressi, decreti ministeriali, siti internet, ecc.) per scrivere la tua tesi e di fatto è come se fosse lo specchio della tesi stessa.
Leggendo la bibliografia della tesi infatti, si ha una chiara idea del tipo di lavoro svolto e il livello di conoscenza e approfondimento dell’argomento presentato e della mole di lavoro svolta.
Lo scopo della bibliografia della tesi, oltre che essere quello di permettere al lettore di approfondire l’argomento e attestare la qualità del lavoro svolto, serve anche a indicare le fonti e evitare di incorrere in problematiche legate al plagio e al diritto di autore.
Le fonti che devono essere citate nella bibliografia della tesi dovrebbero essere articoli, libri, riviste, siti internet, saggi e qualsiasi cosa che è stata scritta da altri, che siano conosciuti o meno.
Quando scrivere la bibliografia della tesi?
Il nostro consiglio è quello di appuntare ogni consultazione durante la stesura per evitare dimenticanze, alla fine della stesura basterà ordinare e uniformare le fonti per avere un bibliografia ottima e affidabile.
Ma come si possono uniformare queste fonti?
Gli stili più diffusi sono: APA, Chicago, Harvard e MLA.
Scrivere la bibliografia della tesi APA
Utilizza il sistema “autore-data”, che prevede l’indicazione dell’autore e dell’anno di pubblicazione della fonte consultata nel corpo del testo Al temine del documento è necessario compilare una la bibliografia della tesi contenente i dati completi, ordinata alfabeticamente per Autore
Citazione nel corpo del testo
Zaid (2005) sottolinea che “la noia è la negazione della cultura. La cultura è conversazione, brio, ispirazione” (p. 40).
Citazione in bibliografia
Zaid, G. (2005). I troppi libri: Leggere e pubblicare in un’epoca di “abbondanza”. Jaca Book.
Scrivere la bibliografia della tesi CHICAGO
Anche questo è un “autore-data”.
Questa modalità di citazione prevede la segnalazione dell’autore e dell’anno di pubblicazione della fonte consultata nel corpo del testo, tra parentesi tonde. Al temine del documento, anche in questo caso è necessario compilare una la bibliografia della tesi contenente i dati completi, ordinata alfabeticamente per Autore
Citazione nel corpo del testo
Queste informazioni possono presentarsi sotto forma di citazioni, ovvero “tratti di testo presi direttamente da un altro contesto e riportati nella forma in cui in esso compaiono” (Lesina 1994, 250).
Citazione in bibliografia
Lesina, Roberto. 1994. Il nuovo manuale di stile. 2. ed. Bologna: Zanichelli.
Scrivere la bibliografia della tesi HARVARD
Lo stile Harvard è molto simile allo stile APA ma differisce dalla posizione in cui inseriremo i dati. La classificazione di questo stile può essere ricondotta a quella della British Standards Institution
Esempio di riferimento a un libro come fonte in Stile Harvard
Il volume esamina le peculiarità della trasposizione linguistica dell’audiovisivo, la sua origine e il suo potere di condizionamento dei comportamenti, non soltanto linguistici (Paolinelli & Di Fortunato 2005).
Harvard: Nei riferimenti bibliografici
Paolinelli, M & Di Fortunato, E (2005), Tradurre per il doppiaggio. La trasposizione linguistica nell’audiovisivo: teoria e pratica di un’arte imperfetta, Hoepli, Milano.
Scrivere la bibliografia della tesi MLA
Lo stile MLA si basa su un sistema autore – numero di pagina (da inserire quando necessario) nel quale il riferimento va inserito all’interno del testo e non in nota a piè di pagina.
Lo stile MLA prevede una citazione intertestuale abbreviata, in seguito alle parole riportate, con cognome dell’autore o degli autori e il numero della pagina, come nell’esempio (Cognome e numero di pagina):
(Paolinelli e Di Fortunato 22).
Per quanto riguarda la citazione bibliografica, l’informazione viene riportata per esteso:
Paolinelli, Mario e Eleonora Di Fortunato. Tradurre per il doppiaggio. La trasposizione linguistica nell’audiovisivo: teoria e pratica di un’arte imperfetta. Milano: Hoepli, 2005.
La bibliografia della tesi si può quindi uniformare in diversi modi, il consiglio è sempre quello di verificare sulle richieste dell’Università oppure chiedere al relatore.